Casa Notizia Ubisoft scende da accuse di abuso nella sonda Studio AC Shadows

Ubisoft scende da accuse di abuso nella sonda Studio AC Shadows

by Isaac Feb 26,2025

Ubisoft scende da accuse di abuso nella sonda Studio AC Shadows

Ubisoft risponde a disturbi delle accuse di abuso in studio esterno

Ubisoft ha rilasciato una dichiarazione che esprime una profonda preoccupazione per le accuse di gravi abusi mentali e fisici presso Brandoville Studio, uno studio di supporto esterno che ha contribuito allo sviluppo di Assassin's Creed Shadows . Il rapporto, dettagliato in un video da parte delle persone realizza i giochi, dipinge un quadro inquietante delle condizioni sul posto di lavoro, tra cui le pretese di adorazione religiosa forzata, la privazione del sonno e persino l'autolesionismo inflitto sotto coercizione. Queste accuse, che coinvolgono il commissario Kwan Cherry Lai (moglie del CEO di Brandoville), sono attualmente sotto inchiesta dalle autorità indonesiane.

Questo incidente sottolinea un problema persistente nel settore dei giochi: la prevalenza di abusi, molestie e pratiche di sfruttamento. Mentre l'abuso si è verificato in uno studio esterno a Ubisoft, il caso evidenzia l'urgente necessità di migliorare le protezioni dei lavoratori in tutto il settore. Ulteriori accuse contro la LAI includono la ritenuta allo stesso tempo e il sovraccarico di un dipendente incinta, risultando in una nascita prematura e la successiva morte del bambino.

La storia e la chiusura di Brandoville Studio:

Fondata nel 2018, Brandoville Studio, con sede in Indonesia, ha cessato le operazioni nell'agosto 2024. Secondo quanto riferito, i rapporti di pratiche abusive risalgono al 2019, durante il quale lo studio ha lavorato su diversi titoli di alto profilo, tra cui Age of Empires 4 e Assassin's Creed Shadows. Mentre le autorità indonesiane stanno indagando sulle affermazioni e stanno cercando di mettere in discussione LAI, il suo trasferimento riferito a Hong Kong solleva preoccupazioni sulla fattibilità di un'indagine completa.

L'indagine in corso e la questione più ampia dell'abuso sul posto di lavoro nel settore dei giochi evidenziano la necessità fondamentale di protezioni e responsabilità più forti per gli autori. Le esperienze di Christa Sydney e di altre presunte vittime servono da netto promemoria delle questioni sistemiche che richiedono una riforma immediata e completa per garantire per tutti ambienti di lavoro più sicuri e sani.