Andrea Pessino, co-fondatrice di Ready at Dawn, ha rivelato che Sony ha rifiutato un sequel del gioco PlayStation 4, *The Order: 1886 *, a causa della sua accoglienza critica tiepida. Nonostante le straordinarie immagini del gioco, che sono state tra le migliori della sua generazione, * The Order: 1886 * lanciato nel 2015 alle recensioni mediocri. Il gioco, ambientato in un vittoriano London che combatte i lupi mannari, ha lasciato i fan desiderando di più, soprattutto dopo la sua fine del cliffhanger.
Pessino ha condiviso con Minnmax che Ready at Dawn era appassionato di creare un sequel "incredibile", esprimendo che avrebbero "firmato [la loro] vita" per farlo accadere per i fan. Nonostante l'entusiasmo, la decisione di Sony è stata influenzata dalla ricezione iniziale del gioco. Pessino non ha potuto approfondire i dettagli, poiché non detiene i diritti di franchising, ma ha sottolineato la potenziale grandezza del sequel.
Lo sviluppo del gioco originale era pieno di sfide. Pronto alla relazione di Dawn con la Sony era tesa, portando a compromessi e uscite affrettate. Le aspettative di Sony erano alte dalle prime vetrine grafiche del gioco e quando pronto all'alba non riusciva a soddisfare tali standard a causa di altre priorità, i pagamenti furono trattenuti. Questa situazione, sebbene tipica del settore, ha aggiunto alla tensione tra lo sviluppatore e la Sony.
Nonostante questi ostacoli, Pessino ha ammesso che Ready at Dawn era disposto ad accettare un accordo meno favorevole per il sequel, guidato dal desiderio di espandere le solide basi stabilite dal *Ordine: 1886 *. Tuttavia, senza leva finanziaria, non erano in grado di negoziare un contratto equo.
Alla fine, le speranze di un sequel sono state deluse quando pronto all'alba è stata chiusa dal suo proprietario, Meta, nel 2024. I fan che sono stati lasciati appesi al finale del cliffhanger del gioco ora non vedranno mai la continuazione che speravano. Nella recensione di IGN, che ha segnato il gioco un 6/10, è stato notato che * L'ordine: 1886 * ha dato la priorità al tocco cinematografico rispetto alla libertà di gameplay, mettendo in evidenza il problema principale del gioco.